• La storia.

La storia

Carlo, Fiorenzo, Bruno, Danilo: le quattro generazioni.

Carlo (classe 1880) l’insediamento e la produzione di vino venduto sfuso.
Intraprendente contadino di Langa, proveniente da una famiglia povera che lavorava la terra in mezzadria, acquista nel 1921 la cascina Rombone in Treiso, all’epoca frazione di Barbaresco oggi comune autonomo, e da subito inizia a produrre vino che vende sfuso ad alcuni ristoratori della zona.

Fiorenzo (classe 1923) la vendita dell’uva.
Penultimo dei sette figli di Carlo, eredita dal padre un piccolo fazzoletto di terra all’inizio degli anni ’60, quando la proprietà viene divisa fra i quattro figli maschi. Le risorse erano però diventate poche, Fiorenzo decide quindi di non continuare l’attività di cantina del padre e di vendere le sue uve, all’epoca molto richieste dai commercianti locali.

Bruno (classe 1951) l’abbandono, il ritorno alla vigna e il primo imbottigliamento.
Danilo, Bruno e Fiorenzo.Negli anni del boom economico, come quasi tutti i giovani del posto, allettato dalla promessa di una vita meno grama, lascia Treiso e si sposta in città a metà degli anni ’60.
Dopo gli studi, inizia l’attività di insegnante in una scuola di Alba e successivamente presso l’Istituto Alberghiero di Barolo, dove introduce l’enogastronomia come materia di studio per i futuri operatori della ristorazione.
Il suo legame con Treiso e la sua terra però non si spezza; intanto la vecchia generazione di contadini, che aveva plasmato queste colline, comincia lentamente a tramontare senza che nessuno sia in grado di raccoglierne l’eredità.
La svolta avviene quando Bruno propone alla sua famiglia di non vendere più l’uva, sempre poco pagata, ma di attrezzare una cantina per vinificare e imbottigliare il vino, prodotto però con meno grappoli per ceppo per favorirne la maturazione. Un’idea semplice, che oggi può sembrare banale, ma all’epoca rivoluzionaria da queste parti.
Pruvuma (proviamo) fu l’unica parola detta da papà Fiorenzo. Era l’anno 1982, nasceva così la prima bottiglia prodotta dall’azienda agricola Nada Fiorenzo.

Danilo (classe 1986) la quarta generazione; vignaioli si nasce e tali si resta.
L’inizio del nuovo millennio sono gli anni della completa riscoperta del lavoro agricolo da parte dei giovani. Arriva in vigna una nuova generazione: motivata, “che parla inglese”, rispettosa delle tradizioni e sensibile verso le tematiche ambientali. Così fa anche Danilo, figlio di Bruno, che dopo l’università sceglie i vigneti.
Ed ecco la svolta di questa storia che, iniziata quasi un secolo fa, si proietta verso il futuro. Il domani, che Danilo ha cominciato a scrivere oggi; facendo tesoro del patrimonio dei saperi che “i suoi padri” gli hanno trasmesso, e supportato dalla generosità di questo suolo vecchio di milioni di anni che si chiama Terra di Langa.

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